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Sorption Technologies sceglie Polo Meccatronica

Data:
10 Ago 2022

L’azienda tedesca si è insediata a Rovereto per sviluppare l’applicazione in grado di recuperare il calore di scarto prodotto dai dissalatori d’acqua delle navi cargo.

Sorption Technologies ha aperto la filiale italiana presso l’incubatore high tech di Trentino Sviluppo a Rovereto. L’impresa sta studiando come recuperare il calore di scarto generato dai motori delle imbarcazioni adibite al trasporto merci e trasformarlo in freddo.

Fondata a Friburgo in Brisgovia da Walter Mittelbach, oltre alla sede in Germania la società possiede anche uno stabilimento produttivo in Polonia e, data la collaborazione duratura con i centri di ricerca e sviluppo di Polo Meccatronica, si è insediata nel medesimo spazio avvalendosi della vicinanza ai servizi e alle tecnologie innovative.

Il core business di Sorption Technologies

L’azienda progetta e personalizza dei prodotti di refrigerazione e raffreddamento con lo scarto di fonti di calore (a partire dai 55°C), per il recupero termico industriale e l’efficienza energetica.
I principali campi di applicazione di Sorption sono:

  • I sistemi industriali di pre-riscaldamento e pre-raffreddamento
  • Il processo di raffreddamento nell’industria e nell’agricoltura
  • La trigenerazione
  • I refrigeratori termici
  • La desalinizzazione ad adsorbimento

Il recupero termico, una soluzione sostenibile

La trasformazione in freddo del calore di scarto attraverso chiller termici porta dei benefici in termini di costi e impatto ambientale.

«La nostra tecnologia – spiega il responsabile business development dell’azienda Gabriele Penello – permette l’efficientamento dei processi produttivi attraverso l’utilizzo di calore di scarto a basse temperature, ovvero con temperature comprese fra i 55 e i 90°C. Sostanzialmente, attraverso dei chiller termici con refrigerante naturale, andiamo a intervenire su quegli impianti industriali che hanno al contempo produzione di calore in eccesso e richiesta di potenza frigorifera. Pensiamo per esempio ad un impianto ad aria compressa raffreddato a liquido, dove andrò ad impiegare il calore di scarto che non uso e altrimenti dovrei smaltire all’esterno per raffreddare altri processi. O ancora allo stoccaggio ortofrutticolo, all’ambito del food and beverage, alle industrie produttive che richiedono freddo o un preriscaldamento della materia prima o dei processi, come industrie plastiche, della gomma e chimiche».

Il freddo generato attraverso il sistema Sorption porta ad un risparmio elettronico che va dal 60 all’80% rispetto a un chiller elettrico tradizionale, con una conseguente diminuzione di CO2 nell’ordine delle 40t/a per 100kWfr prodotti.

La sfida “Naumon Cargo Pilot”

Dal giugno scorso Sorption Technologies nell’ambito del progetto europeo Horizon “Zhenit, GA (101056801)”, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche - ITAE (Istituto di Tecnologie Avanzate per l'Energia) e altri importanti partner, sta lavorando per raccogliere il calore prodotto dai motori delle navi cargo e utilizzarlo per attivare un dissalatore dell’acqua di mare. L’obiettivo è quello di rendere disponibile sul mercantile l’acqua dolce, senza la necessità di portare il liquido in stiva alla partenza.

L’azienda insediata in Polo Meccatronica andrà ad applicare la propria tecnologia per il recupero del calore della “Naumon Cargo Pilot”, una delle imbarcazioni preposte al trasporto di merci nel Mediterraneo.

«Qui a Rovereto – spiega Mittelbach – implementeremo nuovi prototipi e faremo ricerca e sviluppo». Per questo e gli altri progetti in cui è coinvolta, Sorption Technologies punta ad assumere entro l'inverno un PhD industriale in materia e ospitare uno o due tesisti in fisica, ingegneria o scienza dei materiali.

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