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Macchine per il taglio laser: un’eccellenza tutta trentina

Data:
28 Apr 2021

Un progetto di ricerca del dottorato in Innovazione Industriale di UniTrento indagherà gli effetti provocati dal calore del taglio laser sulla resistenza dei metalli.

L’azienda Adige Sys – Blm Group, leader mondiale nella costruzione di macchine per la lavorazione laser di metalli, finanzia una borsa del dottorato in Innovazione Industriale. La richiesta nasce dall’esigenza di poter individuare eventuali effetti provocati dal calore generato dal raggio laser che taglia un tubo di metallo. Il tubo inevitabilmente si riscalda e ci si chiede: quel tubo manterrà la sua resistenza inalterata? Con il calore i materiali possono infatti perdere le proprie caratteristiche, cambiare proprietà, trasformarsi e reagire diversamente agli stimoli. Tagliare i metalli con il laser ha innumerevoli vantaggi e tanti risparmi che porta in termini di tempi e di costi, ma il calore generato da questo tipo di taglio è una componente da tenere sotto strettissima osservazione.

L’azienda Adige Sys – Blm Group si è rivolta all’Università di Trento, che ha messo a disposizione uno dei progetti di ricerca del dottorato in Innovazione Industriale del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica (Dicam) per studiare un modello matematico in grado di definire al variare della potenza del laser come comporta il materiale e con quali conseguenze. Qual è il rapporto tra il tempo e il calore? I macchinari di Adige Sys che tagliano tubi e travi di grandi dimensioni per essere poi impiegati a sostegno di costruzioni imponenti, come capannoni, coperture, ponti, ecc., devono garantire la resistenza nel tempo. Il calore del taglio laser quanto influisce sulla resistenza nel tempo?  

«Si tratta di strutture che devono durare nel tempo – chiarisce Alberto Valli, direttore tecnico di Adige Sys – ma resistere anche alle vibrazioni, agli agenti atmosferici, alle sollecitazioni, sono tutti parametri per i quali una lavorazione termica, come anche quella laser, viene vista con sospetto. Perché il materiale durante il taglio si riscalda e può diventare più fragile, meno  resistente, troppo duro e poco flessibile... Per noi diventava dunque fondamentale capire quali effetti questo tipo di lavorazione ha sui materiali in termini di variazione cambio delle loro caratteristiche metallurgiche e meccaniche. Ed è per questo che ci siamo rivolti a UniTrento e abbiamo concordato di finanziare una borsa del dottorato in Innovazione industriale».
Le sperimentazioni hanno già avuto inizio e dimostrano che il laser se usato con determinati parametri, non cambia le caratteristiche dei materiali con i quali viene in contatto. Un primo risultato utile ai ricercatori e all’azienda per proseguire il progetto e giungere all’elaborazione di modelli meccanici.

Trentino Sviluppo è partner territoriale insieme a HIT, EIT Digital e School of Innovation del Corso di Dottorato in Innovazione industriale.
Tutti i dettagli del dottorato sul sito www.unitn.it.

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