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Il sistema Trentino dell’innovazione a “WIRE"

Data:
9 Lug 2018

Il Trentino è tra i territori più innovativi d’Europa. A sostenerlo, la Direzione generale per la ricerca e l’innovazione della Commissione europea che, nell’ambito della Settimana europea delle regioni innovative (WIRE), in programma dal 4 al 6 luglio a Innsbruck, ha scelto di presentare come best practice le esperienze di innovazione e promozione della cultura imprenditoriale della ProM Facility di Rovereto e del Contamination Lab dell’Università di Trento.

Il fil rouge dell’innovazione europea corre lungo il fiume Adige. A sostenerlo, la Direzione generale per la ricerca e l’innovazione di Bruxelles che, su invito dell’Ufficio per i rapporti con l’Unione europea della provincia autonoma di Trento, ha selezionato il “sistema Trentino” come best practice territoriale da presentare alla Settimana europea delle regioni innovative, in sigla WIRE (Week of Innovative Regions in Europe), che quest’anno si svolge dal 4 al 6 luglio a Innsbruck, in Austria.
La conferenza, divenuta negli anni una piattaforma europea di riferimento per esperti di innovazione regionale, policy maker, autorità nazionali e locali, centri del sapere e imprese private, verte quest’anno su tre “aree intelligenti” – Connettività, Imprenditorialità, Scienza&Ricerca –  il cui potenziamento favorisce lo sviluppo degli ecosistemi regionali della ricerca e del trasferimento tecnologico, nonché sullo scambio di opinioni e buone pratiche per la redazione della prossima generazione di programmi di finanziamento europei.
L’Ufficio per i rapporti con l’Unione europea della provincia, in coordinamento con il Dipartimento provinciale della Conoscenza e con il supporto degli stakeholder locali, ha proposto allo steering committee di WIRE diverse esperienze legate a tutte e tre le aree tematiche. Tra queste, ne sono state scelte due, presentate ieri, giovedì 5 luglio, alla conferenza europea di Innsbruck. Si tratta di ProM Facility, il laboratorio di prototipazione di Polo Meccatronica a Rovereto e del Contamination Lab dell’Università di Trento.
Nata poco più di un anno fa dalla volontà congiunta di Trentino Sviluppo, provincia, Fondazione Bruno Kessler, Università di Trento e Confindustria Trento, ProM Facility si estende su una superficie di circa 2 mila metri quadrati e ospita macchinari all’avanguardia per abbattere i tempi e i costi di prototipazione e sviluppo di prodotto (stampanti 3D a polveri metalliche e polimeriche, taglio laser di tubi e lamiere, scanner 3D, macchina utensile ibrida per lavorazioni additive e sottrattive, area dedicata a metrologia, controllo qualità e ICT) per un valore complessivo di 6 milioni di euro. “Dall’avvio delle macchine nell’aprile 2017 ad oggi – spiega il direttore operativo di Trentino Sviluppo Paolo Pretti – abbiamo stipulato oltre 50 contratti per servizi con aziende locali e nazionali. A loro offriamo percorsi di formazione continua, consulenze personalizzate e uno spazio dinamico in cui crescere, dove, accanto ad ingegneri altamente specializzati, operano stabilmente una decina di tirocinanti e dottorandi. Questo perché riteniamo che la creazione di un ecosistema territoriale innovativo passi necessariamente per la costruzione di strategie volte a mettere in stretta relazione tra loro il mondo delle imprese, della formazione e della ricerca”.
Assieme a ProM Facility, è stato presentato a Innsbruck il Contamination Lab dell’Università di Trento, gestito in partnership con HIT-Hub Innovazione Trentino, e volto a completare la formazione tradizionale degli studenti con nozioni innovative legate alla trasmissione della cultura imprenditoriale.

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