impresa

Il cappellino anti-Covid per la fase-3

Data:
15 Giu 2020

È il progetto innovativo della startup 3D.I.V.E.
Un cappellino da indossare nei grandi eventi come quelli sportivi, fiere, concerti e congressi.
Il cappellino anti-Covid è dotato di sensori che misurano la temperatura corporea e segnalano il mancato rispetto del distanziamento sociale.

La startup 3D.I.V.E., acronimo di 3D Integral Volume Experience, ha già depositato 6 brevetti e altri 2 sono in arrivo, ed è giunta alla fase pre-industriale per diversi prodotti legati alle tecnologie ottiche e ai dispositivi per la ricostruzione di immagini e video fluttuanti in aria con componenti tridimensionali. La sua tecnologia può esser utilizzata in medicina e riabilitazione, infotainment, allestimenti fieristici e trova applicazione in tutti i dispositivi in cui vengono visualizzate immagini, come smartphone, tablet e altri display.
In questo periodo di emergenza pandemica Covid-19 ha lavorato alla ricerca e progettazione di tecnologie adatte alla prevenzione del contagio: «Inizialmente avevamo pensato ad un “cerotto” dotato di sensori, da attaccare sulla pelle, ma il progetto si è successivamente evoluto e concretizzato in un cappellino-visiera di basso costo, un paio di euro, usa e getta», racconta Claire Lusardi, amministratrice unica di 3D.I.V.E.

Come funziona il cappellino anti-Covid?
«Questo cappellino – spiega Enrico Benassi, docente presso diverse università nel mondo (in Cina, Russia e Stati Uniti) è un chimico e fisico teorico, consulente di diversi progetti di 3D.I.V.E.- racchiude in sé due funzionalità. Nella parte a contatto con la fronte abbiamo pensato di includere sensori che misurano la temperatura corporea. In caso di superamento della soglia di temperatura critica, il cappellino-visiera avverte l’utilizzatore attraverso una vibrazione, in maniera che possa recarsi al punto di controllo per ricevere immediata assistenza sanitaria. Inoltre discreti segnali sonori avvisano se intorno all’utilizzatore viene a mancare la distanza di sicurezza.»

Gianluigi Tregnaghi, fisico opto-elettronico, socio di maggioranza e responsabile tecnologico di 3D.I.V.E., ci svela le applicazioni future «telecamere a infrarossi con riconoscimento facciale che misurano la temperatura nello spazio del viso tra le sopracciglia (il più attendibile) ai “gate” d’entrata in luoghi pubblici o potenzialmente affollati».

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