innovazione

Industria 4.0: la rivoluzione che pone al centro la persona e l'incontro tra competenze

Data:
30 Giu 2017

Quali sono le nuove sfide e gli ostacoli per la realizzazione dell’Industria 4.0 in Italia? In un contesto nazionale in cui prevalgono le piccole e medie imprese, cogliere le opportunità di questo nuovo paradigma industriale è una sfida anzitutto culturale, che mette al centro la formazione e la condivisione delle conoscenze. “Un percorso che l’ente pubblico può sostenere, come è accaduto in Trentino con il progetto di Polo Meccatronica - ha sottolineato Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento - con un centro in grado di favorire la valorizzazione e la contaminazione delle competenze, proiettando il nostro territorio nel panorama internazionale”. Questo uno dei temi al centro della tavola rotonda “Le prospettive dell’Industria 4.0” che ha aperto la giornata “ProM Facility Open House” con il confronto tra i rappresentanti del cluster Fabbrica Intelligente, di ANIE Automazione, Porsche Consulting e Siemens Italia e la presenza di una nutrita platea di imprenditori e ricercatori.

Ricercatori, imprese ed esperti di innovazione, automazione industriale e stampa in 3D metallica provenienti da tutto il mondo si sono ritrovati oggi in Polo Meccatronica in occasione del “ProM Facility Open House”. L’iniziativa, oltre a presentare ufficialmente ad un pubblico di addetti ai lavori il nuovo laboratorio di prototipazione rapida ProM Facility, è stata un’occasione di confronto e formazione di rilievo internazionale cui hanno preso parte circa 250 persone.

La giornata è stata aperta da Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, e Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo.

Nell’accogliere i numerosi ospiti venuti dall’Italia e dall’estero Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo, ha voluto riprendere la storia di Polo Meccatronica, “che nasce da una crisi industriale, a metà anni Ottanta, quella del Cotonificio Pirelli, per diventare luogo di nuove opportunità: uno dei primi Business Innovation Centre in Italia e in Europa ieri, oggi nuovo hub hi-tech dove convivono imprese, centri di ricerca e scuole”. “Protagoniste di questa nuova rivoluzione industriale – ha concluso Tosi - non sono le macchine ma le persone, le loro competenze, la loro capacità di fare rete e di amplificare idee, innovazioni, tecnologie”.

Concetto ripreso da Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento. “Un intervento poderoso – ha sottolineato Olivi – quello di Polo Meccatronica, assieme all’altro hub delle green tech Progetto Manifattura, come mai è stato nella storia della nostra comunità. Una scelta di coraggio che ha rotto alcuni paradigmi dei quali si nutrivano le politiche pubbliche, concretizzata mostrando non solo i muscoli della finanza, con un investimento di circa 90 milioni di euro, ma attraverso la costruzione di un nuovo modello di relazioni con imprese, università, centri di ricerca e scuole”.

Olivi ha anche lanciato un appello ai tanti ospiti presenti: “In questa sfida abbiamo bisogno di voi, del contributo della comunità scientifica, delle aziende, delle associazioni che raggruppano le più avanzate esperienze di fabbrica intelligente e dell’automazione industriale. Vi chiediamo supporto nell’orientare ed accompagnare questo Polo dentro una rete più ampia di relazioni della quale deve necessariamente nutrirsi”.

Il tema delle prospettive dell'Industria 4.0 in Italia è stato quindi al centro della tavola rotonda che ha animato la mattinata, condotta da Guido Romeo, Data&Business Editor di Wired Italia con la partecipazione di Tullio Tolio, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Cluster Fabbrica Intelligente, Giovanni Notarnicola, Project Manager di Porsche Consulting, Sabina Cristini, Presidente del Gruppo Meccatronica di ANIE Automazione e General Manager of Mechanical Drives Business Unit di Siemens Italia e Filippo Giannini, Head of Machine Tool Systems di Siemens Italia. I relatori hanno approfondito il concetto di Industria 4.0, un nuovo paradigma che, hanno ricordato, riguarda la cultura, ancora prima della tecnologia, con la necessità di un cambio di strategia in particolare per le piccole e medie imprese. Il dibattito è proseguito con un focus sugli ostacoli e i passi da compiere per realizzare questa rivoluzione industriale nel nostro Paese.

“L’Industria 4.0 è piano strategico che necessita di tempo per concretizzarsi. Per questo – ha detto Tullio Tolio di Fabbrica Intelligente - è importante che l’attenzione si mantenga alta. Ciò che è importante è comprendere che non è possibile applicare le dinamiche delle grandi imprese alle piccole e medie imprese, ma che queste ultime devono trovare modalità flessibili di applicazione di questo nuovo approccio, grazie a una tecnologia sempre più intuitiva e a dati accessibili. In questo giocano un ruolo importante le startup”.

“Per valorizzare le possibilità date dalle nuove tecnologie – ha sottolineato Giovanni Notarnicola di Porsche Consulting – è necessario aprirsi ad una logica di partnership, iniziando a ragionare in termini di filiera e di condivisione delle competenze. Perciò si può dire che l’Industria 4.0 è strategia, prima che avanzamento tecnologico. La sfida maggiore, per le piccole come per le grandi imprese come la nostra, è poi quella di riuscire ad attivare questi processi di innovazione senza interrompere l’attività di business”.

Sabina Cristini di ANIE Automazione ha presentato l’attività di questa sezione della federazione. I dati di mercato pubblicati per l’anno 2016 dimostrano una crescita dei componenti per l’automazione di fabbrica pari al 4% rispetto al 2015, un consolidamento importante dopo anni precedenti altrettanto positivi. Il confronto rispetto ai valori di produzione industriale relativi ai principali settori tecnologici dei costruttori di macchine, inoltre, dà indicazione anche dell’aumento tendenziale della quota di automazione su macchine e impianti. Infatti, la spinta alla performance, flessibilità e interconnessione delle linee, si riflette in un aumento di contenuto tecnologico, componenti e funzioni che competono all’automazione nelle sue declinazioni. “In particolare - ha sottolineato Sabina Cristini - è riscontrabile lo sviluppo di piattaforme per una progettazione più integrata dei sistemi di automazione. Queste tecnologie risultano infatti strumenti sempre più fruibili a supporto della progettazione meccatronica multidisciplinare, approccio chiave nella trasformazione verso la Smart Factory”.

“Le azioni di sistema hanno un’importanza strategica per la valorizzazione dell’innovazione. Un esempio – ha detto Filippo Giannini di Siemens Italia - è rappresentato dal Centro Tecnologico Applicativo di Piacenza, di fatto una Smart Factory dove è possibile toccare con mano, su macchine utensili, robot e celle automatizzate, i vantaggi correlati all’utilizzo dei Digital Twin (gemelli digitali di prodotti, macchine e processi), all’integrazione tra mondo reale e virtuale, alle soluzioni relative all’IoT (Internet of Things) e al cloud computing. E un esempio è senza dubbio questo Polo. Sono realtà come queste che possono favorire la competitività delle imprese italiane a livello internazionale”.

La giornata “ProM Facility Open House” è proseguita con un fitto programma di interventi tecnico-scientifici nelle due sessioni del workshop “Implicazioni della manifattura additiva nella progettazione e nella produzione”, promosso in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento e Fondazione Bruno Kessler, con la partecipazione di relatori da tutto il mondo.

Per tutto l’arco della giornata i partecipanti hanno potuto inoltre visitare la ProM Facility con il supporto dello staff tecnico e del personale di Trentino Sviluppo, un’occasione per far conoscere questo fiore all’occhiello del Trentino a imprenditori e ricercatori del panorama internazionale.

 

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