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ArmWrestling

Sport-tech: ProM fa leva sul 3D nel mondo del braccio di ferro

Progettati e creati 5 modelli di manubrio destinati agli attrezzi di allenamento. I tecnici di ProM Facility hanno progettato i pezzi e li hanno stampati in NYLON PA12 con la stampante polimerica HP MJF 4200.
TECNOLOGIE

ProM Facility, dopo la fruttuosa attività con Team Gresini e i contributi nella riprogettazione e produzione di componentistica per la nautica da competizione, continua la sua attività nello sport-tech facendo il suo ingresso in un settore di nicchia: il braccio di ferro.

Nel laboratorio di prototipazione meccatronica di Trentino Sviluppo sono da poco stati progettati e creati 5 modelli di manubrio destinati agli attrezzi di allenamento ideati dal trentino Livio Tomasi, vicecampione italiano e fondatore e allenatore della squadra provinciale di “armwrestling”.
Articoli di altissima qualità e unici al mondo, quelli venduti da Tomasi sul suo shop online, che stanno già facendo gola a clienti e atleti di tutto il mondo, Russia e Stati Uniti in primis.

La collaborazione con ProM

Livio Tomasi, 53 anni, infermiere e appassionato sportivo, a inizio febbraio ha bussato alla porta di ProM Facility con un problema da risolvere. Aveva provato a stampare i manubri dei suoi nuovi attrezzi con la stampante a filamento, ma il risultato ottenuto non era all’altezza delle aspettative. Fragili, scivolosi, con geometrie troppo elementari, non erano adatti ai prodotti di altissima gamma che aveva in mente.
«Volevo differenziarmi – racconta Tomasi – perché altrimenti non sarei mai riuscito a stare sul mercato. Tutti i miei prodotti, come il tavolo multistazione di mia invenzione, che rappresenta circa l’85% dell’allenamento del braccioferrista, sono in acciaio inox satinato. Avevo bisogno che anche i manubri, che sono un elemento fondamentale essendo la parte che viene impugnata dalla mano, fossero high-tech».

I tecnici di ProM Facility hanno quindi riprogettato i pezzi e li hanno stampati in NYLON PA12 con la stampante polimerica HP MJF 4200 presente in laboratorio.
Ad oggi sono gli unici manubri al mondo in vendita fatti in questo materiale, che garantisce una grandissima durabilità grazie alla sua naturale resistenza agli agenti esterni.
Sui nuovi pezzi è stato inserito anche un pattern a rete, per garantire maggiore grip della mano durante gli allenamenti, ed è stato inserito il logo dell’azienda di Tomasi. Tutti particolari che fanno la differenza e che con una semplice stampante a filamento sarebbero impensabili.

Un mercato in espansione

Quello dell’attrezzistica per il braccio di ferro è un mercato che presenta grandi potenzialità, se affrontato con l’approccio giusto e la tecnologia adeguata. Un esempio efficace è quello dei prodotti “custom”, disegnati e creati ad hoc per rispondere a specifiche esigenze.
Una delle idee su cui Tomasi e i tecnici di ProM Facility stanno lavorando è infatti quella di personalizzare l’impugnatura sul singolo atleta.
Basta avere un calco in plastilina della mano, uno scanner 3D e con la stampante polimerica si possono creare manubri su misura, in grado di massimizzare la resa degli allenamenti.
Il valore di prodotti come questi sta però anche nella grande diffusione che in poco tempo possono guadagnarsi sul mercato. «Gli strumenti che progetto – spiega infatti Tomasi – non sono efficaci solamente per il braccio di ferro, ma rappresentano una valida soluzione anche per tutti quegli sport in cui è fondamentale avere braccia, mani, dita e polsi allenati, come arrampicata sportiva, arti marziali, motocross o mountainbike».
Non di certo discipline di nicchia come lo è ancora, almeno in Italia, il braccio di ferro.

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